Massima Sicurezza Per I Tuoi Pagamenti
Spedizione Gratuita Sopra 59 Euro
Reso Facile E Veloce
- Indicazioni terapeutiche
- Modo d'uso
- Controindicazioni
- Avvertenze speciali e precauzioni
- Interazioni
- Gravidanza ed allattamento
- Effetti indesiderati
- Sovradosaggio
- Proprietà farmacodinamiche
- Proprietà farmacocinetiche
- Informazioni farmaceutiche
- Indicazioni terapeutiche
- Modo d'uso
- Controindicazioni
- Avvertenze speciali e precauzioni
- Interazioni
- Gravidanza ed allattamento
- Effetti indesiderati
- Sovradosaggio
- Proprietà farmacodinamiche
- Proprietà farmacocinetiche
- Informazioni farmaceutiche
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
BISOLVON TOSSE SEDATIVO 10,5 MG
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Bisolvon tosse sedativo 10,5 mg pastiglie gommose
1 pastiglia gommosa contiene: principio attivo: destrometorfano bromidrato 10,5 mg.
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
FORMA FARMACEUTICA
Pastiglie gommose.
Indicazioni terapeutiche
Sedativo della tosse.
Modo d'uso
Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica:
Adulti e ragazzi oltre i 12 anni:
1–2 pastiglie gommose (10,5 – 21 mg destrometorfano bromidrato) da sciogliere in bocca 4 volte al giorno.
Non superare la dose massima di 8 pastiglie gommose al giorno (corrispondenti a 84 mg di destrometorfano bromidrato).
Bambini di età inferiore a 12 anni: Bisolvon tosse sedativo non deve essere usato.
Se la tosse persiste per più di 5–7 giorni, consultare il proprio medico curante.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Asma bronchiale, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), polmonite, difficoltà respiratorie, depressione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell’apparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche.
Non somministrare ai bambini di età inferiore a 12 anni.
Bisolvon tosse sedativo non deve essere somministrato ai pazienti con intolleranza al fruttosio.
Non usare contemporaneamente o nelle due settimane successive a farmaci antidepressivi inibitori delle MAO.
Gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento (vedere sezione 4.6).
In caso di rare condizioni ereditarie di incompatibilità con uno degli eccipienti (vedere sezione 4.4 "avvertenze speciali e precauzioni di impiego") l’uso del medicinale è controindicato.
Avvertenze speciali e precauzioni
Il destrometorfano può dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, così come dipendenza mentale e fisica. I pazienti con tendenza all’abuso o alla dipendenza devono assumere Bisolvon tosse sedativo per brevi periodi e sotto stretto controllo del medico.
Una tosse cronica può essere un sintomo precoce di asma e quindi Bisolvon tosse sedativo non è indicato per la soppressione della tosse cronica, in particolare nei bambini.
Bisolvon tosse sedativo non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.
In caso di tosse irritante con una notevole produzione di muco, il trattamento di Bisolvon tosse sedativo come sedativo della tosse dovrebbe essere somministrato con particolare cautela e solo su consiglio medico dopo un’attenta valutazione del rischio–beneficio.
Somministrare con cautela, e solo dopo un’attenta valutazione del rischio–beneficio, nei soggetti con alterata funzionalità epatica o che stanno assumendo farmaci antidepressivi, come i farmaci inibitori delle MAO. In caso di dubbio consultare il proprio medico.
La dose massima giornaliera raccomandata di Bisolvon tosse sedativo contiene 6,8 g di maltitolo liquido. Per la presenza di maltitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale. Il valore calorico del maltitolo è di 2,3 kcal/g.
In caso di diabete e diete ipocaloriche i soggetti dovrebbero tenerne conto nel computo della dieta. Esso può avere un lieve effetto lassativo.
È sconsigliabile, durante la terapia, l’assunzione di alcool.
È sconsigliabile un trattamento prolungato oltre i 5–7 giorni.
Interazioni
Non usare contemporaneamente e nelle settimane successive a terapia con antidepressivi; il pre–trattamento o il trattamento concomitante con farmaci antidepressivi del tipo inibitori delle MAO può indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici: iperattività neuromuscolare (tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale), iperattività del sistema nervoso autonomo (diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (agitazione, eccitazione, confusione).
La somministrazione concomitante di farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, o l’assunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi.
La somministrazione concomitante di farmaci – in particolare: amiodarone, chinidina, fluoxetina, aloperidolo, paroxetina, propafenone, tioridazina, cimetidina e ritonavir – che inibiscono l’attività enzimatica della citocromo P450–2D6 nel fegato, e quindi, il metabolismo del destrometorfano può portare ad un aumento della concentrazione plasmatica del destrometorfano. Anche se al momento non vengono più assunti, tali effetti possono verificarsi se questi medicinali sono stati assunti di recente.
Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con secretolitici, la riduzione del riflesso della tosse può portare ad un grave accumulo di muco.
Gravidanza ed allattamento
I risultati degli studi epidemiologici su un campione limitato di popolazione non hanno indicato un aumento della frequenza delle malformazioni nei bambini che sono stati esposti a destrometorfano durante il periodo prenatale. Tuttavia, questi studi non documentano adeguatamente il periodo e la durata del trattamento con destrometorfano.
Gli studi di tossicità riproduttiva sugli animali non indicano per il destrometorfano un potenziale rischio per l’uomo (si veda la sezione "Dati preclinici di sicurezza").
Bisolvon tosse sedativo non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; inoltre, poiché la somministrazione di alte dosi di destrometorfano, anche per brevi periodi, può causare depressione respiratoria nei neonati, nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e dopo un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi. Poiché non è nota l’escrezione del farmaco nel latte materno e non può essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, Bisolvon tosse sedativo è controindicato durante l’allattamento.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Anche se il medicinale è assunto alle dosi raccomandate, la capacità di guidare veicoli e usare macchinari può essere ridotta, specialmente in concomitanza con l’assunzione di alcool o di altri medicinali che possono ridurre i tempi di reazione.
Poiché il preparato può dare sonnolenza di ciò dovrebbero essere avvertiti coloro che potrebbero condurre veicoli o attendere ad operazioni che richiedono integrità del grado di vigilanza.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie:
Molto comune ? 1/10
Comune ? 1/100, < 1/10
Non comune ? 1/1.000, < 1/100
Raro ? 1/10.000, < 1/1.000
Molto raro < 1/10.000
Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
Patologie psichiatriche, patologie del sistema nervoso, patologie generali e alterazioni nel sito di somministrazione:
Comune: vertigini, affaticamento.
Molto rara: casi di abuso e dipendenza da destrometorfano, sonnolenza, allucinazioni.
Patologie del sistema immunitario:
Non nota: reazioni di ipersensibilità.
Patologie gastro–intestinali:
Comune: nausea, vomito, disturbi gastrointestinali e riduzione dell’appetito.
Qualora si manifestino effetti indesiderati diversi da quelli sopra descritti, il paziente deve darne immediatamente comunicazione al proprio medico curante.
Sovradosaggio
Sintomi
Nausea, vomito, disturbi visivi e disordini del sistema nervoso centrale come atassia. Senso di vertigini, eccitazione, aumento del tono muscolare, stati di confusione mentale, ipotensione e tachicardia.
In casi estremi, possono verificarsi ritenzione urinaria e depressione respiratoria.
Terapia
In caso di necessità ricorrere a cure mediche intensive (in particolare intubazione, ventilazione). Può essere necessario ricorrere a precauzioni per salvaguardare la perdita di calore e reintegrare i liquidi. La somministrazione per via endovenosa di naloxone può antagonizzare gli effetti del destrometorfano sul sistema nervoso centrale.
Se necessario effettuare la lavanda gastrica con stable circulation.
Non somministrare emetici ad azione centrale.
Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: sedativo della tosse.
Codice ATC: R05DA09.
Il destrometorfano bromidrato è il derivato del 3–metossi levorfanolo, è una sostanza oppioide ad attività antitussiva con un’azione depressiva sui centri midollari della tosse, a causa di ciò eleva la soglia di comparsa della tosse. La dose terapeutica non possiede proprietà analgesiche, inibitorie della respirazione o psichicomimetiche, ed ha un minore potenziale a creare assuefazione.
Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Il destrometorfano bromidrato è assorbito rapidamente dopo somministrazione orale.
Distribuzione
Il picco di concentrazione plasmatica viene raggiunto in 2 ore.
Metabolismo
Il destrometorfano bromidrato è metabolizzato nel fegato (effetto di primo passaggio). Le principali tappe metaboliche sono l’ossidazione O– e la demetilazione in N–, mediata dal CYP3A e CYP2D6, e la successiva coniugazione. Il principale metabolita attivo è il destrorfano, inoltre si producono anche la 3–metossimorfina e la 3–idrossimorfina.
Poiché il CYP2D6 è un enzima polimorfo, il metabolismo del destrometorfano dipende dal genotipo degli individui. Nella popolazione Caucasica la frequenza del fenotipo che presenta una ridotta attività del CYP2D6 è tra il 5% e il 10%.
Eliminazione
La proporzione escreta attraverso i reni, fino alle 48 ore dalla somministrazione orale, può variare dal 20% al 86% della dose somministrata.
Metaboliti liberi o coniugati sono stati trovati nelle urine e solo una piccola proporzione del principio attivo è eliminata in forma non metabolizzata, meno dell’1% è eliminato con le feci.
L’emivita di eliminazione plasmatica è 1,2–2,2 ore. Questo periodo può estendersi fino a 45 ore se è coinvolto un metabolismo del CYP2D6 anomalo (polimorfismo).
L’effetto di Bisolvon tosse sedativo si manifesta dopo 15–30 minuti dalla somministrazione orale e la durata dell’azione è di circa 3–6 ore.